MONSIEUR NERIO FORNASIER: LE PRESENTO IL MALE ASSOLUTO
Osservazioni di un “ricercatore (storico)”
di Filippo Giannini
Il Signor “X” mi ha autorizzato con mail a parte di rendere noto il Suo nome; cosa che faccio ma, dato che avevo già pronto l’articolo ho ritenuto conveniente lasciare le cose come sono.
Alcuni lettori più attenti che altri, ricorderanno la mia risposta ad un Signor “X”, Signore che vive in Francia, risposta riportata su “Il Popolo d’Italia” dal titolo “La guerra Italo.Giapponese” centrata, principalmente su una risposta fornita dall’ottimo giornalista Sergio Romano, il quale a mio modo di vedere, fu una risposta troppo blanda in merito all’infamante dichiarazione di guerra del Governo antifascista Ferruccio Parri nell’estate 1945. Detto articolo fu la conseguenza di una breve, amichevole corrispondenza avvenuta fra il sottoscritto e il Signor “X”. Data la lunghezza dell’argomento trattato dal mio interlocutore, avvertii che sarei stato costretto a dividere la risposta in due argomentazioni. Ecco, ora il
SECONDO ARGOMENTO. Il Signor “X” scrive: . Il Signor “X” scrive ricordando che il padre
Anche da queste, a volte drammatiche parole, si evince che la VERITA’ VERA su quell’uomo e su quel periodo è ancora lontana e che la “PW” (Psychological Warfare) è ancora ben attiva e tutt’ora
Se una delle accuse più gravi fosse quella che il Duce “trascinò l’Italia alla Seconda Guerra mondiale”, cosa dire dei veri guerrafondai come Salandra, Roosevelt, Churchill, Stalin, Eisenhower, Bush, e così di seguito e solo per citare alcuni personaggi di questo secolo.
Credo che nessuno mi possa accusare di inventare la storia; prima di qualsiasi mio scritto porgo la massima attenzione a documenti e, poi, solo disponendo di questi, scrivo.
Bernard Shaw il 13 ottobre 1937 sul Manchester Guardian profetizzò:
Tra il 24 e il 31 luglio 1947 il Parlamento era impegnato a discutere se fosse il caso di rettificare il Diktat e prevalse, ovviamente la posizione degli italyoti. Prima, però, si alzò a parlare Saverio Nitti, ex Capo di Governo e riconosciuto antifascista e disse, riferendosi alla diffusione internazionale del movimento fascista (27/7/1947):
Nella Conferenza Navale di Londra nell’aprile 1930, chi propose il disarmo terrestre e navale anche al livello più basso? Mussolini.
Chi propose alla Conferenza di Ginevra del febbraio 1932 l’abolizione dell’artiglieria pesante, dei carri armati, delle navi da guerra, dei sottomarini, degli aerei da bombardamento, in altre parole rendere impossibile una guerra? Chi, se non Mussolini? E chi si oppose a questo progetto?
Non fu Mussolini l’autore e il protagonista di quell’organismo, poi conosciuto come Patto a Quattro che, sottoscritto dai rispettivi ambasciatori, fu sabotato per la mancata ratifica da parte dei governi di Londra e Parigi?
Chi fece naufragare gli Accordi di Stresa dell’11-14 aprile 1935, di cui fu promotore Mussolini? I Governi di Londra e Parigi!
Non fu Lloyd George, come ricorda Franco Monaco, a riconoscere a Dino Grandi:
Chi riconobbe che l’Italia di Mussolini “fu gettata nelle braccia della Germania di Hitler per colpa della politica inglese”? Renzo De Felice, Winston Churchill, George Trevelyan, Richard Lamb ecc..
Chi salvò la Pace nella Conferenza di Monaco nel 1938? Chi, se non Mussolini?
Chi ci costrinse alla guerra provocandoci, con il fermo e il dirottamento dei nostri bastimenti e navi di linea nel 1939 (1340 casi), come dimostrano i due Rapporti Luca Pietromarchi? Francia e Inghilterra.
Pietro Badoglio non scrisse, nel 1948, che
Ci sono altre mille e mille testimonianze e documenti che Mussolini non voleva la guerra. E allora, perché quel 10 giugno 1940?
Ce lo spiega con poche parole un altro studioso: Rutilio Sermonti, che sul suo libro L’Italia nel XX Secolo, scrive:
Ben comprendo le difficoltà che incontra l’uomo di oggi, martellato giorno dopo giorno da un’assordante propaganda menzognera, comprendere quale ben diverso ruolo svolgeva l’Italia in quegli anni, non solo nel contesto europeo, ma anche in quello mondiale. Ho già, a suo tempo, fatto cenno alle grandi idee, incentrate in un nuovo ordine, che partivano dall’Italia fascista, idee che potevano cambiare l’assetto del sistema economico-sociale di tutto il mondo. La nostra penisola ha costituito sempre, data la sua posizione geografica posta nel centro del Mediterraneo, un’area essenziale per i poteri costituiti. Era capitale, quindi, traghettare di nuovo il nostro Paese in quello spazio che gli era stato assegnato nel 1919 da Wilson, Clemenceau e da Lloid George, area che per l’Italia di Mussolini era troppo angusta.
Per tornare al Signor “X”, questi lancia una nuova accusa (fra le tante):
Vedo che ho abusato dello spazio che mi si concede, quindi vado alle conclusioni e lascio parlare il “male assoluto”. Sono parole tratte da una intervista concessa dall’adorabile tiranno al giornalista Gaetano Cabella, il 20 aprile 1945, cioè sette giorni prima di essere assassinato, intervista nota, certamente, a molti lettori.
<(…) HO QUI TALI PROVE DI AVER CERCATO CON TUTTE LE MIE FORZE DI IMPEDIRE LA GUERRA CHE MI PERMETTONO DI ESERE PERFETTAMENTE TRANQUILLO E SERENO SUL GIUDIZIO DEI POSTERI E SULLE CONCLUSIONI DELLA STORIA. NON SO SE CHURCHILL E’, COME ME, TRANQUILLO E SERENO. RICORDATEVI BENE: ABBIAMO SPAVENTATO IL MONDO DEI GRANDI AFFARISTI E DEI GRANDI SPECULATORI. ESSI NON HANNO VOLUTO CHE CI FOSSE DATA LA POSSIBILITA’ DI VIVERE (…)>.
Ultime due considerazioni:
1) Mussolini una volta ancora si dimostra un ingenuo: ancora aveva fiducia negli italyoti, infatti questi hanno consegnato quei documenti nelle mani di Mr. Winston Churchill;
2) Monsieur Fornasier ha scritto nella citata e/mail:
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